Antico borgo “Morrutto” e chiese del paese

L’antico borgo “MORRUTTO” (letteralmente, “muro rotto”) è costituito da un dedalo di abitazioni risalenti all’anno mille, realizzate con materiali poveri, ma con tecnica sopraffina, così evidente nel risultato della qualità spaziale ed architettonica, innovativa rispetto alla cultura dell’imperialismo romano – dove il cardo ed il decumano erano il segno efficiente della legione pronta all’attacco. Qui le forti asimmetrie architettoniche sono il segno geniale della giusta difesa, che si traduce in una efficiente bellezza.

CHIESA DI SAN GERMANO
Nei pressi del municipio, in via Borgo San Germano è ubicata la parrocchia, di origine medioevale, eretta nel 1480 su tempio antico romano. Più volte ristrutturata, la chiesa custodisce un pregevole pulpito e due acquasantiere provenienti dalla distrutta chiesa di San Giovanni Battista. Il pulpito, retto da due pilastri con capitelli decorati, presenta frontalmente un arco trilobato ed è decorato con figure di santi e allegorie. L’opera è databile al XIV secolo. Le acquasantiere poste ai lati dell’ingresso poggiano su due grossi leoni di tipo romanico. È presente inoltre una tela di scuola napoletana raffigurante San Giovanni Battista. Nella chiesa di S. Germano, Amedeo Trivisonno nel 1949 dipinse ad affresco il catino absidale con la scena della creazione del mondo. La composizione presenta un asse ideale mediano con l’Eterno Padre in alto, avvolto in un manto mosso dal vento, e circondato da puttini, con le braccia aperte. Al centro è dipinta la Colomba dello spirito Santo e in basso il Cristo crocifisso. Lateralmente fanno da sfondo le montagne e molte specie di animali e di piante. Il cielo è cosparso di astri e di pianeti. La croce si innalza al centro su un massiccio tronco di un albero contorto dal quale partono dei rami, e su uno di essi è avvolto il serpente, chiaro riferimento al peccato originale che insidia la vita. La croce che si erge sull’albero vuole significare che la morte di Cristo è legata all’albero del bene e del male da cui derivò il peccato di Adamo.

CHIESA SANTA MARIA DEL CARMINE
Lungo la via mulattiera che da San Giovanni in Galdo mena a Campolieto, sorge un antico romitorio che fu un tempo grancia dei Carmelitani Scalzi e passò poi, ai PP. Dottrinari i quali lo detennero fino al 1809. Soppresso in tale data, non venne riaperto prima del 1840 allorchè vi ospitarono i Conventuali. Nella Chiesa fondata nel 1243 sono presenti preziose tele del pittore napoletano Giuseppe Castellano (1707) nonchè epigrafi che testimoniano la presenza del Cardinale Vincenzo Maria Orsini.

CHIESA DELL’ANNUNZIATA
A nord del paese si trova la cappella della S.S. Annunziata le cui origini risalgono al 1118. Nell’interno della Chiesa troviamo una pregevole tela del 1717 raffigurante il Mistero dell’Annunciazione, opera commissionata dal Cardinale Orsini al Maestro Giuseppe Castellano. Nel 1863, ad opera del sacerdote Pierluigi Graziano, iniziarono lavori di restauro ultimati nel 1903. Nel 2008 ha subito ulteriori restauri in occasione dei quali il soffitto e le sei lunette delle pareti laterali sono state affrescate dal pittore Annunziato De Rubertis. Esse rappresentano i momenti salienti della vita di Maria.

Per approfondimenti, vedi https://www.visitmolise.eu/itinerario/-/d/dms/1489540/antico-borgo-morrutto-e-chiese-del-paese.
DOVE?
San Giovanni in Galdo (CB)
(https://goo.gl/maps/1Qou8ojJMGgDPJZx7)
QUANDO?
È possibile effettuare la visita durante tutto l’anno.

CONTATTI
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may, 2024

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